Bonus di 600 euro Come ottenere il bonus di 600 euro.

Finalmente l’INPS ha comunicato ha comunicato sul sito che la domanda per il  bonus di 600 euro sarà disponibile dal 1.4.2020. Ecco come ottenere il bonus di 600 euro. In primo luogo occorrerà ottenere le credenziali di accesso al proprio cassetto previdenziale.

Ecco come potrà ottenerlo chi non lo abbia già:

  1. presso le sedi INPS (in tal caso, il PIN sarà dispositivo);
  2. online, attraverso la procedura di richiesta PIN;
  3. tramite Contact center, chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile.

Segnaliamo che sarà possibile accedere con SPID o CNS dispositivi che anche il nostro studio può rilasciare direttamente.

Agli autonomi l’indennità di 600 euro

A partire dal 1 Aprile 2020 600 euro di indennità potranno essere richiesti dai lavoratori autonomi. Chi sono questi lavoratori autonomi? Il termine non è proprio (vedasi mio articolo del 24.3.2020)

Vediamolo nel dettaglio in base a quanto si può desumere dalla legge ed anche dalle interpretazioni successive che hanno ampliato la platea in modo esponenziale:

Il diritto spetterebbe a tutti i lavoratori autonomi iscritti all’INPS. La legge recita:

“Ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, è riconosciuta un’indennità per il mese di marzo pari a 600 euro.”

Chi sarebbero questi lavoratori autonomi. A sensi di legge sarebbero:
– Titolari di partita IVA iscritti all’INPS nelle gestioni commercianti, artigiani e separata.

A seguito delle  risposte ai quesiti formulati dall’INPS sono stati ricompresi (con molta fantasia rispetto a quanto scritto nella legge):
– Soci di società di capitali e di persone (SNC, SAS) iscritte nelle gestioni artigiani e commercianti 
– Iscritti all’ENPALS con almeno 30 giornate lavorate.

Con un nuovo decreto annunciato dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali i 600 euro spetterebbero anche ai:

Professionisti iscritti in Casse Previdenziali Professionali (avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, medici, infermieri, etc.)

Il diritto è garantito a chi ha dichiarato nell’anno 2018 un reddito non oltre i 35mila euro o a chi abbia ridotto l’attività di almeno il 33% nel primo trimestre 2020 se ha avuto un reddito superiore ai 35.000 euro comunque inferiore ai 50.000 euro. Un  osservazione. Magari questi ultimi beneficiari difficilmente hanno diminuito il fatturato nel primo trimestre del 2020 del 33%, ma quasi sicuramente lo diminuiranno nel secondo trimestre anche solo per il fatto che molti approfitteranno della situazione per non pagare le parcelle.

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